In Europa occidentale, le varietà di lino attualmente coltivate provengono da ceppi originari dell'Olanda e dei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania).
Il lino cresce meglio nei luoghi in cui c'è una buona esposizione solare. Le notti sono fresche ed il suolo è relativamente caldo ed umido.
Il raccolto avviene fra metà luglio e metà agosto. Il lino per uso tessile deve essere estirpato dal terreno in modo da assicurare la massima lunghezza utile della fibra.
In passato, gli steli venivano laboriosamente strappati a mano, mentre oggi la stessa operazione è completamente meccanizzata. Il trattamento della pianta dopo l'estirpazione dipende da
come dovrà essere macerata la fibra, se ad "acqua" oppure "a terra".
La macerazione è un processo naturale che serve a disgregare le pectine, cioè quelle sostanze gommose che awolgono le fibre riunendole in fasci e fanno aderire questi ultimi alle cellule della corteccia.
Le pectine devono essere eliminate se si vuole che le fibre possano separarsi dal resto dello stelo. La macerazione è dovuta a speciali enzimi prodotti da micro-organismi (batteri) che proliferano negli steli stesi sui campi dopo l'estirpazione (macerazione a terra) oppure imbevuti d'acqua (macerazione ad acqua).